Uomini d’eccellenza: I Dediti Compagni del Santo Profeta (sa).

I Dediti Compagni del Santo Profeta (sa):

Traduzione dell’Estratto del Sermone del venerdì da Hazrat Khalifatul Masih V (Che Allah lo abbia in gloria e lo benedica) del 25 gennaio 2019.

Il 25 gennaio 2019, Hazrat Khalifatul-Masih V (che Allah lo aiuti) ha pronunciato il sermone del venerdì nella moschea di Baitul Futuh a Londra, Regno Unito.

Dopo aver recitato il Tashahud e Surah Al-Fatiha, Hazoor Anwar (aa) ha così espresso:

“Il primo dei Compagni del Santo Profeta (sa) che parteciparono nella battaglia di Badr che menzionerò oggi è: Hazrat Tufail Bin Harith. Egli apparteneva alla tribù dei Quraish. Sua madre si chiamava Sukhailah bint Khuza’i. Hazrat Tufail Bin Harith partecipò nella battaglia di Badr assieme ai suoi fratelli Hazrat Ubaidah e Hussain. Come loro, ebbe l’opportunità di partecipare in tutte le battaglie al fianco del Santo Profeta Muhammad (sa), compresa la battaglia di Uhud e Khandaq (Il Fosso). Morì nel 32esimo anno della Hijra all’età di 70 anni.”

[Hazoor (aa) in seguito nomina alcuni tra i più valorosi Compagni del Santo Profeta (sa) che combatterono nella battaglia di Badr]

“Hazrat Sulaim bin Amr Ansari. Sua madre si chiamava Umme Sulaim bint Amr. Apparteneva alla tribù di Banu Salama dei Khazraj. Performò la Bai’at (Pegno di Fedeltà) assieme ad altre 70 persone ad Aqabah. Partecipò nelle battaglie di Badr e Uhud e morì da martire nell’ultima di queste battaglie.

Hazrat Sulaim bin Harith Ansari. Apparteneva al clan di Banu Dinaar della tribù dei Kharzaj. Partecipò nella battaglia di Badr e fu martirizzato nella battaglia di Uhud.

Hazrat Sulaim bin Malhan Ansari partecipò nelle battaglie di Badr e Uhud assieme a suo fratello Hazrat Haraam Bin Malhaan. Entrambi morirono da martiri nell’incidente di Bi’r-e-Ma’unah.

Nel 36esimo mese dopo la migrazione del Messaggero di Allah (sa), Aamir bin Ja’far si recò dal Messaggero di Allah (sa) e volle donargli un regalo, ma egli (Il Santo Profeta (sa)) rifiutò e piuttosto lo invitò ad accettare l’Islam. Tuttavia, non accettò l’Islam, né prese le distanze da esso.  Aamir gli domandò: “Se invitaste alcuni dei vostri compagni con me, dalla mia gente, c’è speranza che quest’ultimi possano accettare la vostra chiamata alla fede”. Il Santo Profeta (sa) rispose: “Temo che il popolo di Najad possa recar loro danno”. In aggiunta, Aamir diede la sua personale garanzia per la protezione dei delegati. Il Santo Profeta (sa) inviò dunque settanta giovani uomini con questi, ben conoscenti dei versi del Sacro Corano, indicati come Qaris. Hazrat Munzir bin Amr as-Sai’di fu nominato come loro leader. Quando gli inviati raggiunsero un punto chiamato Bi’r-e-Ma’unah, si accamparono lì. Hazrat Haram bin Milhan fu inviato da ‘Amir bin Tufail dopo avergli trasmesso il messaggio del Santo Profeta (sa). ‘Amir bin Tufail non lesse nemmeno il messaggio del Santo Profeta (sa) ed attaccò Hazrat Haram bin Milhan martirizzandolo. In seguito, chiamò la tribù di Bani Aamir per combattere i musulmani. Tuttavia, questi si rifiutarono di ascoltarlo. Successivamente, chiamò le tribù di Sulaim bin Usayya, Zakwan e Rihl. Quest’ultimi, partirono con lui e lo nominarono come loro leader.

Quando Hazrat Haram tardò, i musulmani lo inseguirono. Dopo aver attraversato una breve distanza, incontrarono il gruppo che fu in procinto di attaccarli. Il nemico circondò i musulmani e poi li attaccò ferocemente. I musulmani non erano pronti per la battaglia, nonostante l’assenza di equipaggiamento, combatterono valorosamente e diedero dimostrazione di una forte prova di sfida. Quando furono sotto attacco, Hazrat Sulaim bin Milhan e Hakam bin Kisan pregarono: “Oh Allah! Non troviamo nessuno accanto a Te che possa trasmetter il nostro Salam [Saluto Islamico di Pace] al Tuo Profeta (sa). Perciò, conferiscigli il nostro Salam.”           Quando l’arcangelo Gabriele informò il Santo Profeta (sa) di ciò, disse [In arabo]: “Così è, e che la pace sia su di loro. Hanno combattuto coraggiosamente finché non furono martirizzati.”

Hazrat Sulaim bin Qais Ansari [musulmano vivente a Medina] era il figlio di Umme Sulaim bint Khalid. Era il fratello di Hazrat Khola bint Qais, la moglie di Hazrat Hamza. Partecipò al fianco del Santo Profeta (sa) in tutte le battaglie di Badr, Uhud e Khandaq. Morì durante il Califfato di Hazrat Uthman (ra).

Hazrat Thabit bin Tha’laba. Sua madre era Umme Unais bint Sa’ad, che apparteneva alla tribù di Banu Uzra. Suo padre, Tha’laba bin Zaid, era anche chiamato Al-Jaz ‘. Gli fu dato questo nome per via del suo coraggio, la sua forza, determinazione e passione. Hazrat Thabit partecipò al secondo pegno di iniziazione ad Aqabah insieme ad altri settanta compagni Ansar. Ha anche partecipato alle battaglie di Badr, Uhud, il Fosso, il trattato di Hudaybiyyah, la battaglia di Khaibar, la conquista della Mecca e la battaglia di Ta’if. Fu martirizzato durante la battaglia di Ta’if.

Hazrat Simak bin Sa’ad. Suo padre era Sa’ad bin Tha’laba. Partecipò alla battaglia di Badr insieme a suo fratello. Ha anche partecipato alla battaglia di Uhud. Apparteneva alla tribù dei Khazraj.

Jabir bin Abdullah bin Riyab fu tra i primi sei Ansar ad aver accettato l’Islam a Mecca. Hazrat Jabir partecipò a fianco del Santo Profeta (sa) in tutte le battaglie, comprese le battaglie di Badr, Uhud e Khandaq. Prima del primo giuramento di iniziazione ad Aqabah, un gruppo di sei persone tra gli Ansar incontrò il Santo Profeta (sa). Quando queste persone se ne andarono dal Santo Profeta (sa), dissero mentre stavano partendo, che le guerre civili li avevano resi molto deboli. “C’è molta discordia tra di noi. Andremo a Yathrib [nome precedente per Medina] e predicheremo il messaggio dell’Islam ai nostri fratelli. È molto probabile che Allah l’Eccelso possa unirci ancora una volta attraverso il tuo messaggio e attraverso la nostra predicazione. Inoltre, una volta uniti, saremo pronti a sostenerti in ogni modo.” Quindi, se ne andarono e l’Islam iniziò a diffondersi.

Hazrat Munzir bin Amr bin Khunaith, conosciuto come “colui che abbraccia la morte”. Munzir, figlio di Amr era della famiglia di Banu Sa’adah, appartenente ai Khazraj, una tribù degli Ansar. Prese parte nella Ba’iat di Aqaba. Era istruito anche durante i tempi dell’ignoranza a Mecca (Arabia pre-Islamica). Dopo la migrazione a Medina, il Santo Profeta (sa) stabilì un legame di fratellanza tra Hazrat Munzir e Hazrat Tulayb bin ‘Umair. Hazrat Munzir ha partecipato a entrambe le battaglie di Badr e Uhud e fu martirizzato a Bi’r-e-Ma’ūnah. In quell’incidente ricevette il nominativo di “colui che abbraccia la morte” dal Santo Profeta (sa), poiché decise di combattere con i suoi compagni nonostante fosse già a conoscenza dell’esito della battaglia.

Hazrat Ma’bid bin ‘Ibad. Il suo titolo era Abu Humaizah, figlio di Abaad bin Qusher. Il nome di Hazrat Ma’bid bin ‘Abad è stato registrato anche come Ma’bad bin Ubadah e Ma’bad bin’ Amarah. Apparteneva al ramo di Banu Salam bin Ghanam bin ‘Auf della tribù dei Khazraj. Partecipò alle battaglie di Badr e Uhud.

Hazrat Abi bin Abi Zaghba Ansari, figlio di Sinnan bin Subaiy. Il nome completo di suo padre Abi Zaghba era Sennan bin Subayh bin Thalba. Apparteneva alla tribù dei Juheenah degli Ansar. Partecipò a fianco del Santo Profeta (sa) in tutte le battaglie inclusa la battaglia di Badr, Uhud ed il Fosso. Morì durante il Califfato di Hazrat Umar (ra).

Hazrat Rabee ‘bin Iyaas. Apparteneva al ramo di Banu Lawzaan della tribù dei Khazraj degli Ansar. Partecipò alla battaglia di Badr insieme ai suoi fratelli Warqa bin Iyaas e Amr bin Iyaas. Ha anche partecipato alla battaglia di Uhud.

Hazrat Umair bin Aamir Ansari, detto anche Abu Daud. Il padre di Hazrat Umair era Aamir bin Malik e il nome di sua madre era Na’ila bint Abi Aasim. Hazrat Umair apparteneva alla tribù dei Khazraj degli Ansari. Partecipò al fianco del Santo Profeta (sa) nelle battaglie di Badr e Uhud.

Hazrat Sa’ad bin Khaula, lo schiavo liberato di Hazrat Hatib bin Abi Balta’. Apparteneva alla tribù dei Banu Kalb. Hazrat Sa’ad accompagnò Hazrat Hatib bin Abi Balta’ nelle battaglie di Badr e Uhud ed è stato martirizzato nella battaglia di Uhud.

Hazrat Abu Sinaan bin Mihsan. Suo padre era Mihsan bin Hirsaan e il suo titolo era Abu Sinaan, Il suo vero nome era Wahab bin Abdullah. Il suo nome è stato anche registrato come Abdullah bin Wahab. Hazrat Abu Sinaan ha preso parte alle battaglie di Badr, Uhud ed il Fosso. Hazrat Abu Sinaan bin Mihsan morì quando il Santo Profeta (sa) assediò i Banu Quraizah. Il Santo Profeta (sa) lo seppellì nel cimitero di Quraizah.

Hazrat Qais bin Al-Sakan. Il suo titolo era Abu Zaid, il nome di suo padre era Sakan bin Zawwarah. Hazrat Qais bin Al-Sakan apparteneva al ramo Banu Adiyy della tribù Khazraj degli Ansar. Hazrat Qais era meglio conosciuto con il titolo di Abu Zaid. Partecipò a fianco del Santo Profeta (sa) in tutte le battaglie, incluse le Battaglie di Badr, Uhud ed il Fosso. È annoverato tra quei Compagni che durante la vita del Santo Profeta (sa) hanno raccolto le pergamene su cui è stato scritto il Sacro Corano. Fu inviato assieme a Hazrat Amr bin Aas Al-Sahmi sulle rive del mare dell’Oman per conferire una lettera da parte del Santo Profeta (sa) a Ubaid e Ja’far. Tale gesto portò all’accettazione dell’Islam da parte di quest’ultimi e la conseguente propagazione dell’Islam tramite la predicazione del messaggio. In questa regione non vi furono né guerre né combattimenti e gli arabi accettavano ancora l’Islam. Hazrat Qais è stato martirizzato nel giorno di Jusr. Questa battaglia con gli iraniani ebbe luogo durante il Califfato di Hazrat Umar (ra) sul ponte del fiume Eufrate, ed è per questo che la battaglia è conosciuta come il Giorno di Jusr.

Abul Yasar Ka’ab bin Amr. Il suo titolo era Abul Yasar e apparteneva alla tribù Banu Salama. Suo padre era Amr bin Abaad e sua madre era Naseeba bint Azhar anch’ella appartenente alla stessa tribù. Abul Yasar ha preso parte nella Bai’at di Aqabah ed anche nella battaglia di Badr. Il giorno della battaglia di Badr catturò Hazrat Abbas. Abul Yasar era magro di statura ed aveva 20 anni all’epoca, mentre Hazrat Abbas era di corporatura pesante. Il Santo Profeta (sa) gli domandò: “Come sei riuscito a distruggere e catturare Abbas, che sei magro di statura, mentre Abbas è alto e fortemente costruito?” Abul Yasar rispose: “O Messaggero di Allah, un’altra persona mi ha aiutato, che non avevo mai visto prima, e non l’ho mai più rivista”. Dopo aver descritto l’aspetto dell’uomo, il Santo Profeta (sa) replicò: “Invero, un nobile Angelo ti ha aiutato”.

Abul Yasar Ka’ab bin Amr seguì le istruzioni del Santo Profeta (sa), che disse: “Dai da mangiare ai tuoi schiavi ciò che mangi e vestili con ciò che indossi” alla sua lettera e allo spirito. Egli rispose: “Preferisco di gran lunga dare al mio schiavo una parte uguale della ricchezza di questo mondo, invece di perdere la mia ricompensa spirituale nel giorno della risurrezione.” Questi individui avevano uno status molto alto ed erano determinati e impegnati a cercare il piacere di Dio Onnipotente, in effetti lo avrebbero bramato se avessero potuto. Abul Yasar Ka’ab bin Amir cancellò il debito di uno dei suoi conoscenti che era in difficoltà. Questo è un altro esempio del timore che aveva nei confronti di Allah l’Onnipotente. Se avesse avuto un desiderio, sarebbe stato solo per ottenere il piacere di Dio, al contrario di qualsiasi guadagno terreno. Egli morì nel 55esimo mese Hijri, durante il regno di Ameer Muawiyyah.

Una straordinaria grandezza circondò queste persone, che ci mostrarono le vie della lealtà verso Dio Onnipotente e di come dovremmo temere l’Altissimo. Hanno dimostrato completa obbedienza ai desideri del Santo Profeta Muhammad (sa) accettandoli con tutto il cuore. Possa Allah l’Onnipotente elevare i loro ranghi.”

Bibliografia

https://www.alislam.org/friday-sermon/2019-01-25.html (10:08 – 31 Gennaio 2019)

Nota:
Alislam.it si assume la piena responsabilità per eventuali errori o problemi di comunicazione e la qualità della traduzione italiana di questa sinossi del sermone del venerdì.