Traduzione dell’Estratto del Sermone del venerdì da Hazrat Khalifatul Masih V (Che Allah lo abbia in gloria e lo benedica) del 1° Ottobre 2021.

File:Rashidun Caliphs Umar ibn Al-Khattāb - عُمر بن الخطّاب ثاني الخلفاء  الراشدين.svg - Wikimedia Commons

Dopo aver recitato il Tashahhud, Ta’awwuz, e la Surah al-Fatihah, Sua Santità (aba), Hazrat Mirza Masroor Ahmad (aba) ha raccontato che una volta, il Secondo Califfo (ra) ha narrato in un sermone riguardante Hazrat Umar (ra), che spesso, nelle battaglie che presero piede in seguito alla morte del Santo Profeta (sa), c’era sempre mancanza di soldati musulmani nell’esercito.

Sua Santità (aba) ha detto che una volta, Hazrat Abu Ubaidah (ra) scrisse una lettera a Hazrat Umar (ra) chiedendo più soldati, vista il numero elevato dei nemici. Tuttavia, non ci fu nessuno fra le tribù circostanti che potette soccorrerli, e chiunque fosse stato capace, era già parte dell’esercito. Quindi, Hazrat Umar (ra) consultò diverse tribù e apprese che c’era una tribù i cui giovani potevano essere arruolati nell’esercito. Così, Hazrat Umar (ra) informò Hazrat Abu Ubaidah (ra) che avrebbe inviato altri 6000 soldati. I primi 3000 furono inviati come primo convoglio, mentre Amr bin Madi Qarib fu inviato in seguito in rappresentanza dei rimanenti 3000. Al suo arrivo, i musulmani non si domandarono del perché una singola persona potesse valere l’equivalente di 3000 uomini, piuttosto, furono entusiasti del loro arrivo e iniziarono ad innalzare slogan di gioia. Gli oppositori videro questo giubilo e pensarono che i musulmani avessero ricevuto centinaia di migliaia di rinforzi. Alla fine, i musulmani avrebbero vinto gli avversari.

La marcia verso l’Egitto

Sua Santità (aba) ha detto che avrebbe evidenziato le conquiste dell’Egitto, una delle quali a Farhama. Dopo la conquista di Gerusalemme, su sua richiesta, Hazrat Umar (ra) inviò Hazrat Amr bin al-Aas (ra) a Farhama con un esercito di 4.000 persone. Hazrat Umar (ra) lo aveva informato che se avesse ricevuto la sua lettera che lo informava di tornare prima di raggiungere l’Egitto, allora sarebbe dovuto tornare. Tuttavia, quando Hazrat Amr bin al-Aas (ra) ricevette questa lettera da Hazrat Umar (ra) che diceva che sarebbe dovuto tornare, aveva già raggiunto l’Egitto e quindi, secondo le istruzioni, rimase lì e andò a Farhama. I musulmani assediarono Farhama e questo continuò per diversi mesi. Alla fine, un giorno l’esercito uscì per combattere e i musulmani li sconfissero.

La marcia verso Bilbeis

Sua Santità (aba) ha detto che dopo Farhama, Hazrat Amr bin al-Aas (ra) ha fatto rotta per Bilbies. L’esercito bizantino non voleva che i musulmani arrivassero lì perché volevano salvare la loro fortezza babilonese e così fermarono i musulmani lungo la strada. I bizantini desideravano combattere dove avevano fermato i musulmani, tuttavia, Hazrat Amr bin al-Aas (ra) disse che avrebbero dovuto prima almeno ascoltare ciò che avevano da direCosì, Hazrat Amr bin al-Aas (ra) parlò con due rappresentanti di Bilbies e ha offrì loro un trattato in cui il popolo di Bilbies sarebbe stato al sicuro e avrebbe pagato la Jizyah. Chiesero alcuni giorni per riflettere, durante i quali i musulmani furono attaccati dai bizantini e molte vite musulmane furono perse. Più tardi, tuttavia, i musulmani avrebbero continuato ad essere vittoriosi. Durante questa conquista, la figlia di Macaucas fu catturata. Hazrat Amr bin al-Aas (ra) ha ricordato che Macaucas aveva inviato doni al Santo Profeta (sa) e così, dopo essersi consultato, la rimandò a Macaucas insieme a tutti i suoi beni e lavoratori.

Sua Santità (aba) ha detto che dopo Bilbies, Hazrat Amr bin al-Aas (ra) arrivò a Umdonain. Questa era la sede del più grande castello babilonese ed era anche la capitale di vari faraoni. Hazrat Amr bin al-Aas (ra) sentiva di non avere un esercito abbastanza grande per conquistare il castello e così inviò una richiesta di rinforzi. Hazrat Amr bin al-Aas (ra) partì e assediò la città e durante questo periodo apprese che Hazrat Umar (ra) stava inviando altri 4.000 soldati musulmani per aiutare l’esercito di Hazrat Amr bin al-Aas (ra). Alla fine, l’esercito bizantino uscì per combattere e, grazie a un’abile strategia utilizzata dai musulmani, fu vittorioso.

Sua Santità (aba) ha detto che dopo questo, i musulmani conquistarono un luogo chiamato Fayum, e poi Ain al-Shams. Isrib e Manut furono poi conquistate anche dai musulmani.

La risposta a un’accusa infondata

Sua Santità (aba) ha detto che alcuni storici cristiani sollevano l’accusa che durante questa conquista, Hazrat Umar (ra) ordinò di bruciare la biblioteca di Alessandria, e che questo fuoco bruciò per sei mesi. Ne deducono che i musulmani si oppongono alla conoscenza e alla letteratura. Tuttavia, Sua Santità (aba) ha spiegato che il Santo Profeta (sa) stesso ha incoraggiato l’acquisizione della conoscenza. Inoltre, Sua Santità (aba) ha spiegato attraverso vari resoconti storici autentici che tali informazioni secondo cui i musulmani hanno bruciato la biblioteca sono completamente false e fabbricate. Infatti, per quanto riguarda i resoconti storici autentici, è chiaro che la biblioteca fu incendiata da Giulio Cesare.

Sua Santità (aba) ha detto che dopo la conquista dell’Egitto, Hazrat Amr bin al-Aas (ra) partì per Baraka e Tripoli che i musulmani poi conquistarono. La gente accettò di rimanere lì al sicuro e pagare la Jizyah.

Sua Santità (aba) ha affermato che durante l’era di Hazrat Umar (ra), il dominio islamico si è diffuso in lungo e in largo, offrendo a tutti libertà, sicurezza e pace. Sua Santità (aba) ha riferito una citazione del Secondo Califfo (ra) che ha affermato che durante le battaglie e le conquiste dell’era di Hazrat Umar (ra), i musulmani offrivano regolarmente le preghiere facoltative pre-alba (Tahajjud). Ha anche detto riguardo alle battaglie dei califfi rettamente guidati, che la storia porta testimonianza del loro torto, ma da nessuna parte nella storia li troviamo mai compiere del male a quelle stesse persone o a prendersi una punizione. Piuttosto, vedendo l’ingiustizia, si alzarono in piedi per stabilire invece giustizia, libertà e diritti per tutti. Il Secondo Califfo (ra) spiegò che i Califfi ben guidati sapevano che queste cose che dovevano affrontare erano state causate da Dio, e che tali difficoltà si verificano per un credente per diventare migliore e aumentare la propria spiritualità. Pertanto, questo è qualcosa che la Comunità dovrebbe ricordare anche oggi.

Nota: Il riassunto non vuole sostituire il messaggio di Hazrat Khalifatul Masih V (aba). Ne considera i punti più salienti. Consigliamo dunque di prendervi il tempo necessario per ascoltare il messaggio del venerdì per beneficiare pienamente della guida illuminata di Hazoor Anwar (aba).

Alislam.it si assume la piena responsabilità per eventuali errori o problemi di comunicazione e la qualità della traduzione italiana di questa sinossi del messaggio del venerdì. La versione originale in inglese è disponibile su: Men of Excellence : Hazrat Umar ibn al-Khaṭṭāb (ra) (alislam.org)