Uomini d’Eccellenza: Hazrat Umar ibn al-Khattab (ra)

Traduzione dell’Estratto del Sermone del venerdì da Hazrat Khalifatul Masih V (Che Allah lo abbia in gloria e lo benedica) del 21 Maggio 2021.

File:Rashidun Caliphs Umar ibn Al-Khattāb - عُمر بن الخطّاب ثاني الخلفاء  الراشدين.svg - Wikimedia Commons

I Califfi Rettamente Guidati: Hazrat Umar (ra)

Dopo aver recitato il Tashahhud, Ta’awwuz e Surah Al-Fatiha, Sua Santità (aba), Hazrat Mirza Masroor Ahmad (aba) ha annunciato che avrebbe proseguito con i racconti della vita di Hazrat Umar (ra) e le battaglie e spedizioni cui prese parte.

Sua Santità (aba) ha detto che Hazrat Umar (ra) prese parte in tutte le battaglie al fianco del Santo Profeta (sa). Al momento della Battaglia di Badr, i musulmani ebbero un cammello per ogni tre persone. Hazrat Umar (ra) condivise il suo cammello con Hazrat Abu Bakr (ra) e Hazrat Abdur Rahman bin Auf (ra).

La partecipazione di Hazrat Umar (ra) nella Battaglia di Badr

Sua Santità (aba) ha detto che dopo esser partiti per Badr, lo scopo era quello di intercettare la carovana di Abu Sufyan di ritorno dalla Siria. All’epoca, i musulmani vennero a sapere che i Quraish avevano inviato un convoglio per proteggere la carovana. Il Santo Profeta (sa) consultò i Compagni (ra) che gli suggerirono di evitare lo scontro con questo convoglio e dirigersi verso la carovana. I Compagni espressero al Santo Profeta (sa) che sarebbero rimasti con lui in qualsiasi momento.

Un’incomprensione circa i prigionieri di guerra

Sua Santità (aba) ha esplicitato che quando ci furono dei prigionieri di guerra in seguito alla Battaglia di Badr, il Santo Profeta (sa) si consultò con Hazrat Abu Bakr (ra) e Hazrat Umar (ra) sul da farsi. Hazrat Abu Bakr (ra) suggerì di liberarli dopo aver pagato un’espiazione. Hazrat Umar (ra), invece, suggerì che i prigionieri andavano consegnati per poi ucciderli. Il Santo Profeta (sa) preferì il suggerimento convenuto da Hazrat Abu Bakr (ra). Il giorno seguente, un Compagno (ra) trovò il Santo Profeta (sa) in lacrime. Dopo avergli chiesto il motivo, il Santo Profeta (sa) rispose recitando quello che gli era stato rivelato:

“Non si addice ad un profeta avere prigionieri, finché non sia impegnato in una guerra dichiarata nel paese. Voi desiderate i beni terreni, mentre Allah desidera per voi l’Aldilà. E Allah è il Potente, il Saggio.” [8:68]

Sua Santità (aba) ha detto che questa narrazione è presentata in Sahih Muslim. Diversi storici hanno voluto intendere che in questo significava che Dio preferì l’opzione data da Hazrat Umar (ra). Tuttavia, ciò non è chiaro nella narrazione e dal verso corrispondente. Infatti, gli storici hanno completamente frainteso il verso. Sua Santità (aba) ha detto che il Secondo Califfo, Hazrat Mirza Bashiruddin Mahmoud Ahmad (ra) ha conferito una nota esemplare in relazione a questo verso in cui confuta questo fraintendimento. Gli storici musulmani e i commentatori hanno detto che con la rivelazione di questo verso, Dio ha espresso il Suo dispiacere con la decisione del Santo Profeta (sa) nel prendere una somma di espiazione per la liberazione dei prigionieri. Il Secondo Califfo (ra) ha spiegato che questo è completamente falso; perché all’epoca non vi era alcun comandamento che impedisse di prendere un’espiazione per lo scambio della libertà dei prigionieri. In secondo luogo, prima di questo incidente, il Santo Profeta (sa) aveva rilasciato due prigionieri a Nakhlah dopo aver preso un’espiazione da loro. Terzo, solo due versi più avanti, Dio comanda il Santo Profeta (sa) di spendere da quello che ha ricevuto dai bottini di guerra.

Pertanto, la vera comprensione di questo verso è che un principio generale è stato conferito, ovvero che i prigionieri possono essere presi solo in periodo di guerra. Questa stessa spiegazione è supportata dalle visioni di Imam Razi e Allamah Shibli Nu’mani, due noti commentatori del Sacro Corano.

Il Matrimonio di Hazrat Hafsah (ra)

Sua Santità (aba) ha raccontato che la figlia di Hazrat Umar (ra), Hafsah (ra) si sposò con il Santo Profeta (sa). Ella fu precedentemente sposata con uno dei compagni che venne martirizzato nella Battaglia di Badr. Hazrat Umar (ra) approcciò Hazrat Uthman (ra) circa il matrimonio di sua figlia, tutta via questi evitò la materia in questione. Poi Hazrat Umar (ra) si presentò a Hazrat Abu Bakr (ra) e gli presentò la medesima proposta, tuttavia, Hazrat Abu Bakr (ra) rimase in silenzio. Più tardi, il Santo Profeta (sa) inviò una proposta di matrimonio a Hazrat Hafsah (ra) e così si sposarono. Dopo un po’ di tempo, Hazrat Abu Bakr (ra) disse a Hazrat Umar (ra) di essere rimasto in silenzio perché sapeva che il Santo Profeta (sa) avrebbe avanzato una proposta, e non avrebbe mai potuto divulgare questa informazione in quel momento, rimanendo così in silenzio.

Gli eventi della Battaglia di Uhud

Sua Santità (aba) ha riferito che durante la Battaglia di Uhud, quando Khalid bin Walid attaccò i musulmani, il conflitto diventò insostenibile per questi ultimi. All’epoca, Mus’ab bin Umair (ra), che era il porta bandiera dell’Islam, fu martirizzato. In seguito al martirio, i Quraish credettero di aver martirizzato il Santo Profeta (sa), ed iniziarono ad annunciarlo. All’epoca, un’ondata di grave tristezza afflisse i musulmani. Vi erano tre gruppi di persone in quel momento; il primo udì della notizia e fu così avvilito che lasciò la battaglia. Il secondo gruppo non lasciò il campo di battaglia, ma per via del loro grande dolore, gettarono le loro armi e si spostarono su un lato del campo di battaglia. Poi ci fu il terzo gruppo, che continuò a combattere appassionatamente. Hazrat Umar (ra) era parte del secondo gruppo. Dissero che non vi era più alcun motivo di combattere se il Santo Profeta (sa) non era più con loro. Egli rispose che quello invece era il momento di combattere, affinché potessero andare incontro allo stesso destino del Santo Profeta (sa).

Sua Santità (aba) disse che più tardi, gli attacchi lanciati contro il Santo Profeta (sa), e Hazrat Umar (ra) condusse un piccolo gruppo di musulmani a combattere e sconfiggerli. Poi, quando i Quraish annunciarono di aver martirizzato il Santo Profeta (sa), Hazrat Umar (ra) proclamò che invece, il Santo Profeta (sa) era ancora vivo e in salute. Al che, i Quraish cominciarono a glorificare i loro idoli, in risposta, il Santo Profeta (sa) istruì i musulmani di glorificare Allah.

Sua Santità (aba) ha detto che quando il Santo Profeta (sa) ritornò a Medina dopo la Battaglia di Uhud, gli ipocriti iniziarono a schernirlo. Hazrat Umar (ra) chiese il permesso di ucciderli, tuttavia il Santo Profeta (sa) gli chiese, ‘non hanno forse recitato la kalimah [credo islamico]?’ Hazrat Umar (ra) rispose di sì, ma che lo fecero solo per paura della spada. Allora il Santo Profeta (sa) dichiarò illecito l’uccisione di chiunque dichiarasse questo credo.

In conclusione, Sua Santità (aba) ha dichiarato che avrebbe proseguito con i racconti della vita di Hazrat Umar (ra) in futuro.

Appello di preghiera per la Palestina e gli Ahmadi nel mondo

Sua Santità (aba) ha detto che dovremmo continuare a pregare per i Palestinesi. Nonostante lo spargimento di sangue sia cessato, la storia ci insegna he dopo, in un modo o nell’altro, i nemici commettono crudeltà contro i Palestinesi. Sua Santità (aba) ha pregato affinché Allah possa avere misericordia e garantire ai Palestinesi la vera libertà. Possa Egli garantire ai Palestinesi dei leader saggi e fermi nell’implementare ciò che dicono nell’ottenere i loro diritti.

Sua Santità (aba) ha detto che dovremmo pregare anche per gli Ahmadi nel mondo che subiscono ingiustizie e crudeltà.

Preghiere Funebri

Sua Santità (aba) ha poi annunciato che avrebbe condotto le preghiere funebri, in assenza, dei seguenti membri della comunità:

Qureshi Muhammad Fazlullah Sahib, morto il 27 Aprile. Serviva come Naib Nazri Isha’at a Qadian. Ha servito come professore nella Jamia Ahmadiyya Qadian per oltre 23 anni. Gli sopravvivono sua moglie, un figlio e tre figlie. I suoi studenti hanno scritto che era un insegnante molto gentile. Molti missionari in India erano suoi studenti. Ha anche servito come editore per al-Badr e Mishkat. Era meticoloso nel suo lavoro e le bozze del Messia Promesso (as) prima che venissero ripubblicate. Ha anche giocato un ruolo nello sviluppo del software per il nuovo carattere del Sacro Corano che è stato pubblicato dalla Comunità con il nome di Khatt-e-Manzoor. Stava anche lavorando alla pubblicazione del Sacro Corano in questo carattere anche con la traduzione in inglese. Sua Santità (aba) ha pregato affinché Allah possa trattare il defunto con misericordia e perdono.

Syed Bashiruddin Ahmad, era un missionario da Qadian. Era molto semplice, umile e regolare nelle sue preghiere. Gli sopravvivono tre figli.

Basharat Ahmad Haider, ha servitor come devoto a vita in Qadian. Ha servito la Comunità in diverse capacità. Era una persona di elevati standard morali e viveva una vita semplice. Gli sopravvivono sua moglie e tre figlie.

Dr Muhammad Ali Khan che era il Presidente della Comunità in Peshawar. Accettò egli stesso l’Ahmadiyyat mentre studiava in FSc. Dopo aver accettato l’Ahmadiyya, venne arrestato da alcune persone nel college che minacciarono di ucciderlo se non avesse lasciato l’Ahmadiyya. Fu portato in una città fuori dal college da cui dovette andarsene a piedi nudi. Una volta raggiunta la sua abitazione, il padre disse che era stato un disonore per la famiglia e che avrebbe dovuto rinunciare all’Ahmadiyya. Più tardi disse che l’unico modo in cui avrebbe mai potuto lasciare l’Ahmadiyya sarebbe stato se gli avessero avvelenato il cibo. Quando suo padre morì, si presentò al funerale ma non condusse la preghiera funebre. La gente disse che era disonorevole, tuttavia egli disse che il padre aveva insultato il Messia Promesso (as), e l’onore del Messia Promesso (as) era più caro e devoto a lui. Fu designato dal Quarto Califfo (ra) come Presidente della Comunità di Peshawar. Era anche un membro del Collegio dei Direttori del Waqf-e-Jadid. Gli sopravvivono sua moglie, un figlio e tre figlie. Amava molto il Khilafat. Ebbe un amore profondo per il Messia Promesso (sa), il Santo Profeta (sa) ed era fermo nel suo credo nell’unità di Dio.

Muhammad Rafi Khan di Rabwah, morto il 30 Marzo. Era regolare nelle sue preghiere e molto appassionato della sua fede. Era una persona molto virtuosa. Anche durante la sua ultima malattia, quando ebbe difficoltà a respirare, recitava il Sacro Corano ad alta voce. Aiutava coloro che avevano necessità finanziare. Gli sopravvivono sua moglie, due figli e quattro figlie.

Ayyaz Yunus dell’Australia, è morto il 24 Marzo per affogamento. Era sempre regolare nel servire in qualsiasi capacità richiesta. Era giovane e non si era ancora sposato.

Mian Tahir Ahmad ha servitor la Comunità in diverse capacità. Offriva le preghiere volontarie con regolarità. Gli sopravvivono sua moglie, due figlie e tre figli.

Rafiq Aftab del Regno Unito, scomparso ad aprile. Possedeva molte qualità virtuose. Era molto sincero e consigliò ai suoi figli di rimanere legati a Khilafat.

Zarina Akhtar, scomparsa ad aprile. Era molto risoluta, anche mentre viveva in Ghana. Uno dei suoi figli è un devoto a vita in MTA.

Hafiz Muhammad Akram, scomparso questo mese. Uno dei suoi nipoti sta servendo nell’ufficio del segretario privato. Ha servito molto la Comunità. Ha offerto regolarmente le preghiere del Tahajjud.

Chaudhary Noor Ahmad Nasir scomparso pochi giorni fa. Due dei suoi figli sono devoti a vita in Africa. Entrambi i figli non hanno potuto partecipare al funerale del padre.

Mahmood Ahmad Minhas, scomparso il mese scorso. Uno dei suoi figli sta servendo come missionario. Possedeva molte qualità virtuose. I suoi figli non hanno potuto partecipare al suo funerale.

Sua Santità (aba) ha pregato affinché Allah possa conferire pazienza alle famiglie, trattare i defunti con misericordia e perdono ed elevare il loro stato in Paradiso.

Nota: Il riassunto non vuole sostituire il messaggio di Hazrat Khalifatul Masih V (aba). Ne considera i punti più salienti. Consigliamo dunque di prendervi il tempo necessario per ascoltare il messaggio del venerdì per beneficiare pienamente della guida illuminata di Hazoor Anwar (aba).

Alislam.it si assume la piena responsabilità per eventuali errori o problemi di comunicazione e la qualità della traduzione italiana di questa sinossi del messaggio del venerdì. La versione originale in inglese è disponibile su: Men of Excellence : Hazrat Umar ibn al-Khaṭṭāb (ra) (alislam.org)