Uomini d’Eccellenza: I dediti Compagni del Santo Profeta (sa) – Hazrat Abu Ubaidah ibn Jarah (ra) – parte II

Traduzione dell’Estratto del Sermone del venerdì da Hazrat Khalifatul Masih V (Che Allah lo abbia in gloria e lo benedica) del 9 Ottobre 2020.

Il 9 Ottobre 2020, Hazrat Khalifatul Masih V (che Allah lo aiuti) ha pronunciato il Sermone del venerdì dalla moschea Mubarak, Islamabad, Tilford, Regno Unito.

Dopo aver recitato il Tashahhud, Ta’awwuz e la Surah Al-Fatihah, Hazrat Khalifatul Masih V (aba) ha esordito proseguendo con i racconti del Compagno Badri, Hazrat Abu Ubaidah bin Jarah (ra).

Il Ruolo di Hazrat Abu Ubaidah bin Jarah (ra) nella Battaglia di Yarmuk

Sua Santità (aba) ha narrato degli incidenti relativi alla Battaglia di Yarmuk, dove 30,000 musulmani, di cui 100 erano Compagni, presero parte nella Battaglia di Yarmuk. Durante il corso di questa battaglia, un uomo di nome Giorgio fu inviato dai Romani per negoziare un trattato con i musulmani. Durante i dialoghi, Giorgio domandò a Hazrat Abu Ubaidah (ra) quali fossero le sue visioni su Gesù (as). In risposta, Hazrat Abu Ubaidah (ra) recitò i seguenti versi del Sacro Corano:

“O Popolo del Libro, non esulate dai limiti della vostra religione e non dite di Allah nient’altro che il vero. In verità, il Messia, Gesù, figlio di Maria, era soltanto un Messaggero di Allah e un compimento della Sua Parola, e che Egli inviò a Maria, e una grazia da parte Sua. Così credete in Allah e nei Suoi Messaggeri, e non dite: <<Essi sono tre>>. In verità, Allah è l’Unico Dio. Ben lungi dalla Sua Santità è l’avere un figlio. A lui appartiene tutto ciò che è nei cieli e tutto ciò che è sulla terra. Sufficiente è Allah come Protettore.” [4:172]

“Sicuramente, il Messia non disdegnerà di essere servo di Allah, e nemmeno gli angeli vicini a Dio; e tutti coloro che disdegnano di adorarLo e manifestano superbia, Egli li riunirà tutti intorno a Sé.” [4:173]

Dopo aver sentito questo verso, Giorgio proclamò che ciò che ebbe appena udito era l’assoluta verità, e attestò alla veridicità del Santo Profeta (sa). Dopo di ciò, non desiderò ritornare dai Romani; tuttavia, Hazrat Abu Ubaidah (ra) gli consigliò di ritornare per non sollevare alcun sospetto.

Quando i dialoghi per il trattato non ebbero successo, divenne chiaro che, ben presto, ci sarebbe stata una battaglia.

I Romani erano circa 250,000 e perfettamente equipaggiati. Programmarono di isolare i Compagni del Santo Profeta (sa) e di mirarli con le frecce. Questo causò il martirio di alcuni Compagni, mentre altri persero i loro occhi. Avendo notato la situazione in cui i Compagni furono presi di mira, Ikrimah si avvicinò a Hazrat Abu Ubaidah (ra) e gli disse che desideravano far breccia nel cuore dell’armata romana. Hazrat Abu Ubaidah (ra) avvertì che questo era un atto molto rischioso, tuttavia Ikrimah insistette, e così, 4000 soldati musulmani furono commissionati per attaccare il centro dell’armata romana.

I musulmani ne uscirono vittoriosi, ma non senza aver subito ingenti perdite di vita ed altre ferite gravi. Nondimeno, i musulmani uccisero 100,000 romani sul campo di battaglia.

La predicazione di Hazrat Abu Ubaidah bin Jarah (ra)

Sua Santità (aba), ha proseguito raccontando che c’erano tante divisioni fra la gente delle Siria, e che Hazrat Abu Ubaidah (ra) ebbe un grande ruolo nell’unificare i Siriani, stabilendo pace e giustizia. Predicò loro dicendogli che erano tutti figli di Adamo e che avrebbero dovuto vivere in totale armonia. Così, stabilì libertà religiosa e incoraggiò tutti a vivere insieme. Avendo visto questo esempio, molti Siriani Cristiani accettarono l’Islam. Sua Santità (aba) ha sottolineato il fatto che questo fu il risultato della predica, e non della forza.

Un Guardiano Eccellente

Alcuni giorni prima della vittoria di Yarmuk, Hazrat Abu Ubaidah (ra) ricevette notizie della morte di Hazrat Abu Bakr (ra) e dell’elezione di Hazrat Umar (ra) come Secondo Califfo dell’Islam. Poiché furono nel bel mezzo della battaglia e Hazrat Abu Ubaidah (ra) non desiderava dispiacere le truppe, non diede l’informazione nell’immediato. Dopo la battaglia, Khalid bin Walid (ra) gli chiese perché non glie lo avesse detto, e Hazrat Abu Ubaidah (ra) rispose dicendo che non volle dispiacere nessuno durante la battaglia. Prima che Khalid bin Walid (ra) dovette rientrare in Iraq con la sua armata, gli disse che erano davvero fortunati ad avere l’Amin (fidato) di questa nazione come loro guardiano. Hazrat Abu Ubaidah (ra) gli disse che aveva sentito il Santo Profeta (sa) dire che Khalid bin Walid (ra) era una delle spade di Allah. Sua Santità (aba) ha commentato che questi sono i tratti di un vero credente. Non gli importava del loro titolo e dell’onore personale, piuttosto gli importava solamente di stabilire la sovranità di Dio nel mondo. Questi, perciò, sono per noi esempi eccellenti da seguire.

Un Esempio di Umiltà

Sua Santità (aba) ha poi evidenziato diversi esempi dagli incidenti della Conquista di Gerusalemme, cui Hazrat Abu Ubaidah (ra) fece parte. Quando Hazrat Umar (ra) partì e raggiunse un posto vicino a Damasco, dove risiedeva un’armata musulmana, Hazrat Umar (ra) domandò dove fosse suo fratello. Quando gli chiesero a chi si stette riferendo, rispose con il nome di Hazrat Abu Ubaidah (ra). Quando lo trovò, Hazrat Umar lo accompagnò a casa. Una volta giunti a destinazione, Hazrat Umar (ra) disse che Hazrat Abu Ubaidah (ra) non aveva null’altro che la sua spada, il suo scudo e un paio di altri possedimenti. Con questo, volle sottolineare che Hazrat Abu Ubaidah (ra) avrebbe dovuto arredare la sua casa con altre cose. Hazrat Abu Ubaidah (ra) disse che se l’avesse fatto, ciò l’avrebbe condotto verso la pigrizia.

La morte di Hazrat Abu Ubaidah bin Jarah (ra)

Quando Hazrat Abu Ubaidah (ra) stette trascorrendo gli ultimi atti della sua vita, consigliò a coloro che erano intorno a lui di offrire le loro preghiere, di pagare la Zakat, digiunare durante il mese di Ramadan, offrire l’elemosina, performare l’Hajj e l’Umrah, gioire l’uno dell’altro nel bene, essere onesti e non deviatori, ecc. Hazrat Abu Ubaidah (ra) passò a miglior vita il 18 Hijri.

 Sua Santità (aba) ha affermato, quanto sono fortunate quelle persone che ottengono il piacere di Dio in questo mondo, e continuano ad ottenerlo nell’aldilà.

Preghiere Funebri

Infine, Sua Santità (aba) ha annunciato che avrebbe condotto le preghiere funebri in assenza dei seguenti membri della Comunità.

Prof. Naeemuddin Khattak che fu martirizzato il 5 Ottobre. Stava ritornando dal College, dove insegnava, quando due persone in motocicletta si sono accostati e gli hanno sparato, causando il suo martirio. Era un accademico eccellente ed era membro del consiglio delle interviste per i candidati al dottorato, e veniva anche chiamato spesso a tenere lezioni in diverse Università del Pakistan. La sua famiglia ha dovuto affrontare persecuzioni per molto tempo. Suo suocero è stato rapito alcuni anni fa e non si sa dove si trovi. Ha sempre servito la comunità ovunque fosse stato necessario. Nonostante fosse una persona altamente istruita, svolgeva il servizio di sicurezza presso la moschea ogni volta che fosse stato necessario. Lascia la moglie, tre figlie e due figli. Sua Santità (aba) ha pregato per il perdono del defunto e affinché la sua famiglia possa sopportare questa perdita con pazienza.

Usama Sadiq, è morto pochi giorni fa per annegamento, all’età di 20 anni. Studiava nella Jami’a Ahmadiyya in Germania, ed era il più giovane dei suoi fratelli. Prima di trasferirsi in Germania, anche la sua famiglia ha dovuto affrontare diverse tribolazioni da parte degli oppositori in Pakistan. Aveva appena completato il suo terzo anno di Jami’a. Espose qualità eccellenti nel breve arco della sua vita. Era molto obbediente nei confronti dei suoi genitori, ed era interessato nell’imparare diverse lingue. Era sempre disponibile e pronto quando veniva chiamato per la distribuzione dei volantini. Era il primo ad entrare in moschea e l’ultimo ad uscire. Sua Santità (aba) ha pregato per il perdono e l’elevato stato del defunto e che la sua famiglia possa sopportare questa perdita con pazienza.

Saleem Ahmad Malik Sahib è morto il 24 Settembre scorso. Dopo esser andato in pensione, ha servito come professore per la Jami’a Ahmadiyya del Regno Unito. Sua Santità (aba) ha fornito un incidente in cui il padre di Saleem Ahmad Malik si ammalò gravemente mentre lui era ancora in giovane età. Quando il Messia Promesso (as) venne a sapere della malattia, si recò in visita e pregò per lui, e nonostante le aspettative di vita non fossero speranzose, grazie alle preghiere del Messia Promesso (as) visse una lunga vita. Fu anche professore per un Università del Regno Unito, e servì la Comunità in svariate funzioni. Giocò un ruolo fondamentale nella formazione della Jami’a Ahmadiyya del Regno Unito. Servì come Amministratore Capo della Jami’a ed insegnò Inglese e Storia. Fu una persona virtuosa che amò la Jama’at con grande quantità. Lascia sua moglie, tre figlie e molti nipoti. In un’occasione, uno dei suoi famigliari necessitò di aiuto finanziario, e così vendette la propria casa per poterlo aiutare. Sua Santità (aba) ha commentato che quando lo incontrò per la prima volta, non seppe molto sul suo conto, tranne che fosse un insegnante di Inglese. Tuttavia, più tardi venne a sapere che era una persona estremamente sincera e virtuosa. Era un’enciclopedia vivente. Sua Santità (aba) ha aggiunto inoltre, che Saleem Ahmad Malik Sahib ebbe un ruolo vitale per la visita di Sua Santità (aba) al Parlamento. Invitava spesso gli studenti a casa sua, per poi portarli nella sua biblioteca. Diceva sempre che il loro regalo era che avrebbero potuto prendere qualsiasi libro a piacimento dalla sua libreria. Sua Santità (aba) ha pregato per il perdono del defunto, e ha pregato per la sua progenie affinché possano perseguire l’esempio delle sue virtù.  

Nota: Il riassunto non vuole sostituire il messaggio di Hazrat Khalifatul Masih V (aba). Ne considera i punti più salienti. Consigliamo dunque di prendervi il tempo necessario per ascoltare il messaggio del venerdì per beneficiare pienamente della guida illuminata di Hazoor Anwar (aba).

Alislam.it si assume la piena responsabilità per eventuali errori o problemi di comunicazione e la qualità della traduzione italiana di questa sinossi del messaggio del venerdì. La versione originale in inglese è disponibile su: https://www.alislam.org/friday-sermon/2020-10-09.html

Riepilogo preparato da The Review of Religions