Uomini d’Eccellenza: I dediti Compagni del Santo Profeta (sa) – parte dodicesima

Traduzione dell’Estratto del Sermone del venerdì da Hazrat Khalifatul Masih V (Che Allah lo abbia in gloria e lo benedica) del 30 Agosto 2019.

Il 30 Agosto 2019, Hazrat Khalifatul Masih V (che Allah lo aiuti) ha pronunciato il Sermone del venerdì dalla moschea di Baitul Futuh, Londra, Regno Unito.

Dopo aver recitato il Tashahhud, Ta’awwuz e la Surah Al-Fatihah, Hazrat Khalifatul Masih V (aba) ha così espresso:

Proseguendo con il racconto dei compagni Badri [quei compagni che presero parte alla Battaglia di Badr], il primo compagno che menzionerò quest’oggi è Hazrat Utbah (ra) bin Mas’ood Huzali. Il titolo di Hazrat Utbah (ra) bin Mas’ood Huzali era Abu Abdullah. Apparteneva alla tribù dei Banu Makhzoom. Hazrat Utbah (ra) bin Mas’ood era un confederato della tribù dei Banu Zuhrah. Suo padre era Mas’ood bin Ghafil ed il nome di sua madre era Ummi ‘Abd bint Abdi Wudd. Hazrat Abdullah (ra) bin Mas’ood era suo fratello. Anch’egli fu tra i primi convertiti all’Islam nella Mecca. Era tra coloro che parteciparono nella seconda migrazione in Abissinia. Hazrat Utbah (ra) bin Mas’ood era tra gli Ashab-e-Suffah.

Nel descrivere gli Ashab-e-Suffah, Hazrat Mirza Bashir Ahmad (ra) spiega che erano un gruppo di devoti, destituiti, senzatetto, musulmani Muhajireen (immigrati) che vivevano in un angolo della moschea del Santo Profeta (sa). Trascorsero la loro vita nella compagnia del Santo Profeta (sa) giorno e notte, performando le preghiere e recitando il Sacro Corano. Queste persone non possedevano alcun mezzo di sussistenza permanente. Il Santo Profeta (sa) si prendeva cura di loro personalmente e ogni qualvolta riceveva un regalo, o qualcosa era disponibile in casa, separava appositamente una porzione da condividere con loro. Come risultato di ciò, il Santo Profeta (sa) avrebbe anche sofferto la fame inviando tutto ciò che era nella sua casa agli Ashab-e-Suffah. Anche gli Ansari contribuivano in ospitalità più che potevano, e nonostante ciò, vivevano in uno stato di avversità e dovevano sopportare la fame frequentemente. Questa situazione continuò per molti anni, finché qualcuno trovò lavoro, grazie all’espansione di Medina, ed altri incominciarono a ricevere supporto dal National Baitul-Mal (La tesoreria nazionale). In sintesi, codesti Ahl-e-Suffah erano persone sorprendentemente devote. Spesero i loro giorni e le loro notti nell’orazione, imparando ed insegnando il Sacro Corano, infatti, molti di loro venivano chiamati Qaris [coloro che sanno recitare il Corano]. Venne loro assegnato un Mu’allim [insegnante di religione]. Furono inviati in diversi posti per diffondere il messaggio dell’Islam. Più tardi, molti di questi compagni furono designati a molti importanti uffici, significando che gli Ashab-e-Suffah non persistettero nel rimaner seduti lì, ma ricevettero importanti ruoli d’ufficio. Così, Hazrat Abu Huraira (ra) servì come governatore del Bahrain e di Medina. Hazrat Sa’d (ra) bin Abi Waqqas servì come governatore di Basra e gettò le basi per la fondazione della città di Kufa. Hazrat Ubadah (ra) bin Jarah servì come governatore della Palestina. Hazrat Anas (ra) bin Malik servì come governatore di Medina. Hazrat Zaid (ra) bin Thabit fu designato come giudice supremo durante il Califfato di Hazrat Umar (ra).

Il Santo Profeta (sa) disse circa gli Ashab-e-Suffah, “Vi sono buone novelle circa questo gruppo di Muhajireen! Nel Giorno del Giudizio, entrerete in paradiso con una luce spirituale perfetta mezza giornata in anticipo rispetto a coloro che sono benestanti, e questa mezza giornata equivale a 500 anni.”

Il Messia Promesso (as) disse, “Le persone di Suffa durante il periodo del Santo Profeta (sa), erano estremamente onorabili e fermi nella loro fede. Il loro esempio di sincerità e devozione è un modello [da seguire per tutti]. Allah l’Onnipotente mi ha rivelato che avrebbe garantito anche a me tali individui.”

Hazrat Utbah bin Mas’ood morì nel 23AH durante il Califfato di Hazrat Umar (ra) bin Khattab e successivamente, Hazrat Umar (ra) guidò le sue preghiere funebri.

Il prossimo compagno che menzionerò è Hazrat Ubadah (ra) bin Samit, uno dei Compagni Ansari. Il nome del padre di Hazrat Ubadah bin Samit era Samit bin Qais ed il nome di sua madre era Qurratul Ain bin Ubadah. Hazrat Ubadah fu presente durante il primo ed il secondo pegno di Aqabah. Era il leader del clan degli Auf bin Khazraj degli Ansar della tribù dei Khazraj. Hazrat Ubadah (ra) prese parte in tutte le battaglie al fianco del Santo Profeta (sa), comprese le battaglie di Badr, Uhud e Khandaq. Hazrat Ubadah (ra) morì a Ramallah, in Palestina, nel 34AH. Era un valoroso e brillante soldato. Assieme ai suoi compagni ottenne molto conquiste ed era parte di quel gruppo di cinque persone che fascicolò il Sacro Corano durante la vita del Santo Profeta (sa).

Ci sono molti altri dettagli e narrazioni in relazione a Hazrat Ubadah (ra) che continuerò a menzionare nel prossimo sermone del venerdì, Insh’Allah, poiché sono abbastanza lunghi e richiedono più tempo.

Ora parlerò di un defunto e guiderò anche la sua preghiera funebre – il funerale sarà qui presente. Il funerale è del rispettato Tahir Arif Sahib, che è deceduto nel Regno Unito il 26 agosto dopo aver subito una malattia molto difficile e testante: “Certamente, ad Allah apparteniamo ed a lui faremo ritorno”.

Soffriva di cancro e sopportò questa malattia con grande pazienza e fermezza. Inizialmente lavorò come funzionario del governo e ricoprì un incarico molto elevato. Tuttavia, dopo il suo pensionamento, lo nominai presidente della fondazione Fazl-e-Umar, qualche anno fa. Pertanto, in questi ultimi giorni è stato presidente della Fondazione Fazl-e-Umar ed ha prestato servizio per la Jama’at. Il rispettato Tahir Arif Sahib è nato il 13 febbraio 1952. La sua famiglia era originaria di Sialkot, tuttavia si trasferirono successivamente a Sargodha. Il rispettato padre di Tahir Arif Sahib, il rispettato Chaudhry Muhammad Yaar Arif Sahib, era un missionario della comunità. Suo padre ebbe l’opportunità di servire nel Regno Unito come missionario e ricoprì il ruolo di Vice Imam della Moschea di Londra e anche di Na’ib Wakil-ul-Tabshir e Tehrik-e-Jadid, a Rabwah. Maulana Muhammad Yaar Arif era un eccellente dibattitore ed era considerato tra i migliori studiosi della Jama’at.

Tarif Arif Sahib era una persona altamente intellettuale ed aveva una grande passione nell’apprendimento. Era uno scrittore molto esperto ed anche un poeta. È autore di diversi libri e due di questi contengono una collezione di poesie ampiamente popolari; una in lingua Urdu e l’altra in Punjabi. Inoltre, ci sono altri due libri notevoli, il primo è in inglese, circa la vita del Santo Profeta (sa) ed il secondo è sul Pakistan, intitolato “Pakistan Manzal Ba Manzal”. Frequentò un Master in Economia all’Università del Punjab dove ottenne anche la sua laurea in giurisprudenza. Successivamente, per proseguire studi più elevati, si trasferì nel Regno Unito. Ottenne il magistero in giurisprudenza alla London School of Economics, ed ebbe l’onore di ottenere un grado d’onore all’Università di Londra. Dopo aver completato gli studi a Londra, tornò in Pakistan, superando l’esame in CSS [acronimo: (italiano) fogli di stile a cascata per formattazione documenti HTML] ed iniziando a lavorare come funzionario per il Pakistan. Per la grazia di Allah l’Onnipotente continuò a progredire in questo campo e raggiunse l’incarico di Ispettore Generale della Polizia. Pervenire questa posizione anche dopo che furono emanate le leggi di persecuzione contro gli Ahmadi in Pakistan, testimonia davvero le sue straordinarie capacità. Oltre a prestare servizio nel dipartimento di polizia del Pakistan, è stato anche nominato presso la FIA [Agenzia Federale Investigativa] e presso l’ufficio dell’intelligence per l’immigrazione. Quando viveva nel Regno Unito per la sua istruzione, su consiglio di Hazrat Khalifatul Masih IV (rh) ebbe anche l’opportunità di assistere Chaudhry Rashid Sahib, autore di numerosi libri per bambini in inglese. Lo aiutò molto in questo lavoro.

Per la grazia di Allah l’Onnipotente ebbe una grande passione nel leggere i libri del Messia Promesso (as), c’era sempre un libro del Messia Promesso (as) che teneva come parte della sua lettura regolare. Tuttavia, non si limitava a leggere semplicemente i libri, ma prendeva anche appunti e poi discuteva l’argomento con i suoi amici e colleghi. Recitava regolarmente il Sacro Corano e meditava profondamente sui suoi significati. Sebbene nessuno tra i suoi parenti abbia scritto ciò, una volta, nel corso di una conversazione con lui, ho scoperto che era molto regolare nello svegliarsi per la preghiera del Tahajjud. Ovunque rimase durante gli anni della sua occupazione in Pakistan, era sempre pronto e disposto a servire la Jama’at. Era una persona estremamente coraggiosa e come ho menzionato, per la grazia di Allah l’Onnipotente, era estremamente dotto, sia in studi religiosi che secolari, ed era molto intelligente. Ha tratto grande beneficio da questa conoscenza ed ha condiviso i suoi pensieri su questioni relative alla Jama’at estremamente utili. Era una persona che possedeva opinioni e pensieri molto solidi.

Aveva un grande senso dell’onore per Khilafat-e-Ahmadiyya ed era un Ahmadi molto sincero e coraggioso. Per tutta la vita, si è impegnato nel rimanere un Sultan-e-Naseer

[un grande aiutante]

del Khilafat-e-Ahmadiyya e di servire la Jama’at con la massima lealtà. Ho potuto vedere, che Dio Onnipotente, con la Sua grazia, gli ha concesso di riuscire in questo sforzo. Era anche il mio compagno di classe e lo conoscevo dai giorni del college. Per grazia di Allah l’Onnipotente anche allora aveva una passione per la conoscenza ed era anche un abile dibattitore, prendendo anche parte ai dibattiti tenuti al college. Notò che anche allora aveva una grande conoscenza religiosa. Un’altra sua qualità degna di nota è che aveva un grande amore e rispetto per coloro che servivano la Jama’at e per i devoti a vita. Ha ricoperto un incarico molto elevato, cercando di aiutare gli altri Ahmadi che erano sinceramente bisognosi, più che poteva.

Servì per la Fondazione Fazl-e-Umar iniziando nel 2014 quando l’ho nominato direttore. Dopo la scomparsa di Chaudhry Hameed Nasrullah Khan Sahib nel 2017, che era allora presidente della Fondazione Fazl-e-Umar, ho nominato Tahir Arif Sahib come nuovo presidente. Come ho già detto, per grazia di Dio Onnipotente, ha continuato a servire in questa veste fino alla sua scomparsa. Prima di venire nel Regno Unito per sue cure, circa 3-4 mesi fa, ha continuato nell’adempiere ai suoi doveri per la Fondazione Fazl-e-Umar, con grande sforzo. Partecipava a tutte le riunioni, si interessava molto e durante il suo mandato ci furono molti progressi.

Lascia alle sue spalle sua moglie, Anisa Tahir Sahiba ed il figlio, Asfandyaar Arif Sahib e tre figlie, Tayyiba Arif, Aziza Aauj e Binaa Tahir Arif. Due delle sue figlie sono sposate mentre l’altra figlia ed il figlio sono ancora celibi.

Contò che, tra i grandi onori della sua vita, furono il fatto che era un Ahmadi ed un compagno di classe del Khalifa dell’era, e disse che era un grande onore per lui. Durante la vita studentesca, si può diventare abbastanza informali l’uno con l’altro e anche scambiarsi commenti di buon umore di tanto in tanto, tuttavia quando Hazrat Khalifatul Masih IV (rh) lo nominò Nazir-e-A’la, mostrò grande rispetto e cortesia e dopo che io sono diventato Khalifa, il suo livello di sincerità e lealtà è aumentato ancora di più di prima grazie alla grazia e misericordia di Allah l’Onnipotente.

Possa Dio L’Onnipotente concedergli il perdono e la misericordia ed elevare il suo stato. Possa anche consentire alla sua discendenza di rimanere devota alla Jama’at ed al Khilafat mostrando perfetta lealtà. Molti dei suoi parenti e amici hanno scritto vari resoconti su di lui e tutti menzionano il fatto che, per grazia di Allah L’Onnipotente, era estremamente umile e studioso.

Dopo le preghiere del venerdì, guiderò la sua preghiera funebre. Il funerale sarà presente qui, pertanto, dopo le preghiere, Insh’Allah, uscirò e guiderò la sua preghiera funebre e tutti voi siete invitati a formare le file per la preghiera all’interno della moschea.

Nota: Il riassunto non vuole sostituire il sermone del venerdì di Hazrat Khalifatul Masih V (aa). Ne considera solo alcuni punti. Consigliamo dunque di prendervi il tempo necessario per ascoltare il Sermone del venerdì per beneficiare pienamente della guida illuminata di Hazoor Anwar (aa).

Alislam.it si assume la piena responsabilità per eventuali errori o problemi di comunicazione e la qualità della traduzione italiana di questa sinossi del sermone del venerdì. La versione originale in inglese è disponibile su: https://www.alislam.org/friday-sermon/2019-08-30.html