Uomini D’Eccellenza: I Dediti Compagni del Santo Profeta (sa) – parte XXIX

Uomini D’Eccellenza: I Dediti Compagni del Santo Profeta (sa) – parte XXIX

Traduzione dell’Estratto del Sermone del venerdì da Hazrat Khalifatul Masih V (Che Allah lo abbia in gloria e lo benedica) del 14 Agosto 2020.

Il 14 Agosto 2020, Hazrat Khalifatul Masih V (che Allah lo aiuti) ha pronunciato il Sermone del venerdì dalla moschea Mubarak, Islamabad, Tilford, Regno Unito.

Dopo aver recitato il Tashahhud, Ta’awwuz e la Surah Al-Fatihah, Hazrat Khalifatul Masih V (aba) ha proseguito i racconti della vita di Hazrat Sa’d bin Abi Waqqas (ra).

Un esempio di servizio all’Islam

Sua Santità (aba) ha continuato dicendo che durante quell’episodio era in corso una guerra. A quel tempo, c’era un prigioniero sotto la custodia di Hazrat Sa’d bin Abi Waqqas (ra) che era sotto detenzione per il reato di consumazione di alcolici. (Non c’erano prigioni costruite appositamente in quanto tali, piuttosto il colpevole sarebbe stato tenuto in una stanza con una guardia all’esterno).  Sentì che c’era una guerra in corso e avrebbe espresso il suo rammarico per il fatto di non essere stato in grado di aiutare i musulmani in battaglia. Un giorno, la moglie di Hazrat Sa’d (ra) stava passando e lo sentì esprimere questo rammarico. Entrò nella stanza e lo liberò a condizione che avrebbe aiutato i musulmani in battaglia. E così, andò sul campo di battaglia e aiutò i musulmani ad avanzare in battaglia attraverso i suoi coraggiosi sforzi contro il nemico. Hazrat Sa’d bin Abi Waqqas (ra) lo riconobbe e in seguito disse che avrebbe punito chiunque lo avesse rilasciato. La moglie di Hazrat Sa’d (ra) gli disse che era stata lei e che aveva fatto questo perché lui era impavido in battaglia e avrebbe attaccato il nemico frontalmente – che lo aveva fatto per il bene dell’Islam – e che lui avrebbe potuto fare come gli sarebbe piaciuto di conseguenza.

Sua Santità (aba) ha aggiunto poi che Hazrat Musleh Mau’ud (ra) ha presentato questo incidente durante un discorso alle signore della Jama’at per esibire i sacrifici e i servizi delle donne.

Sua Santità (aba) ha detto poi che dopo aver ottenuto la vittoria a Qadisiyyah, i musulmani ottennero la vittoria anche a Babilonia – una città nell’attuale Iraq – una città che è menzionata nel Corano con riferimento a Harut e Marut, ed è l’odierna Kufa. Questo è lo stesso posto in cui Nimrod imprigionò Abraham (as).

L’adempimento di una profezia del Santo Profeta (sa)

Sua Santità (aba) ha poi menzionato, come i musulmani conquistarono Midian, attraversando il fiume Tigre come risultato della vittoria, ottenendo il grande castello bianco di Kisra. Quindi, la profezia che il Santo Profeta (sa) fece durante la Battaglia del Fosso, circa Hazrat Sa’d bin Abi Waqqas (ra) – in cui vede cadere il castello bianco di Midian – si avverò. In seguito a ciò, Hazrat Sa’d (ra) recitò i seguenti versi:

“Quanti giardini e quante sorgenti lasciarono indietro, e i campi di frumento e le nobili dimore, e gli agi che si godevano! Così accadde. E noi stabilimmo un altro popolo erede di queste cose.” [44:26-29]

Sua Santità (aba) ha affermato che quando Hazrat Sa’d (ra) scrisse a Hazrat Umar (ra) per procedere, Hazrat Umar (ra) rispose dicendo che ciò era sufficiente e che avrebbe dovuto lavorare sull’organizzazione e sull’implementazione di un sistema nell’area conquistata. Così, Hazrat Sa’d (ra) iniziò a stabilire e far progredire la società e la civiltà di Madian. Hazrat Sa’d (ra) fondò ulteriormente Kufa, una città fuori Madian, dove potevano risiedere le varie tribù arabe, e vi costruì anche una grande moschea.

Le false accuse contro Hazrat Sa’d (ra)

Sua Santità (aba) ha detto che una volta alcune persone hanno fabbricato false lamentele contro il modo in cui Hazrat Sa’d bin Abi Waqqas (ra) aveva condotto le preghiere. Hazrat Umar (ra) indagò sulla questione e, su sua richiesta, Hazrat Sa’d (ra) rispose dicendo di aver guidato la preghiera esattamente come vide il Santo Profeta (sa) guidare la preghiera. Quando Hazrat Umar (ra) inviò alcuni uomini a Kufa per indagare, si recarono in tutte le moschee dove Hazrat Sa’d (ra) era solito guidare la preghiera, tutti apprezzarono il modo in cui conduceva le preghiere. Si sarebbe quindi saputo che una piccola fazione aveva livellato questa falsa accusa. Alcuni hanno anche sollevato la falsa accusa che non sarebbe andato in guerra con loro. Hazrat Sa’d (ra) fu ferito da queste accuse, dicendo che era stato il primo a lanciare una freccia per il bene dell’Islam, ciononostante cose del genere venivano dette contro di lui.

Sua Santità (aba) riferì che Hazrat Sa’d (ra) era un membro del consiglio da cui doveva essere scelto il Khalifa dopo di lui, poiché erano quelli a cui il Santo Profeta (sa) aveva dato la buona novella del Paradiso.

Il Supporto di Hazrat Sa’d’s (ra) per Hazrat Ali (ra)

Sua Santità (aba) ha menzionato che sia stato durante il disordine o il dissenso iniziato durante il califfato di Hazrat Uthman (ra), o la battaglia tra Hazrat Ali (ra) e Mu’awiyah durante la quale Mu’awiyah gli chiese aiuto contro Hazrat Ali (ra), Hazrat Sa’d bin Abi Waqas (ra) difese il Califfato e difese Hazrat Uthman (ra) e Hazrat Ali (ra).

Sua Santità (aba) ha narrato un incidente, in cui Amir Mu’awiyah chiese a Hazrat Sa’d bin Abi Waqqas (ra) perché non lo avesse aiutato contro Hazrat Ali (ra). Rispose che era a causa delle tre cose che il Santo Profeta (sa) aveva detto ad Ali (ra), delle quali se lui (Hazrat Sa’d (ra)) ne avesse mai ricevuto anche una, sarebbe stata maggiore di qualsiasi altra ricchezza. Il primo fu che una volta, uscendo per una spedizione, il Santo Profeta (sa) lasciò Hazrat Ali (ra) in carica. Quando Hazrat Ali (ra) chiese al Santo Profeta (sa) perché lo stette lasciando indietro, il Santo Profeta (sa) gli disse che aveva la stessa relazione con lui, come Aaron (as) fece con Mosè (as), tranne che lui (Hazrat Ali (ra)) non possedeva la profezia. Il secondo fu durante la Battaglia del Fosso, momento in cui il Santo Profeta (sa) disse che avrebbe dato la bandiera islamica a una persona del genere che ama Dio e il Suo Messaggero (sa) e loro lo amano a sua volta. A quel tempo, Hazrat Ali (ra) stava subendo un disturbo agli occhi. Il Santo Profeta (sa) gli strofinò un po’ della sua saliva negli occhi e poi gli porse la bandiera fra le mani. I musulmani ottennero la vittoria in quella battaglia.

La fine di Hazrat Sa’d bin Abi Waqqas (ra)

Sua Santità (aba) ha raccontato un incidente in cui il figlio di Hazrat Sa’d bin Waqqas (ra) espresse la sua tristezza e paura per la partenza di suo padre. Hazrat Sa’d (ra) lo confortò, dicendo che gli era stato promesso il Paradiso e che Dio non lascia che gli sforzi di un credente vadano sprecati. Hazrat Sa’d bin Abi Waqqas (ra) morì nel 55 AH. Ai funerali hanno preso parte anche alcune delle mogli del Santo Profeta (sa). Fu sepolto a Jannatul Baqi. Espresse il suo desiderio nella sua volontà di essere sepolto nello stesso modo del Santo Profeta (sa), ed è stato l’ultimo degli uomini dei Muhajireen a morire.  Espresse anche il desiderio di essere sepolto con le stesse vesti che indossò il giorno della battaglia di Badr.

Preghiere funebri

Sua Santità (aba) ha poi detto che avrebbe guidato le preghiere funebri dei seguenti membri:

Safdar Ali Gujjar sahib scomparso il 25 luglio. Era un volontario presso Masjid Fazl. Ha lavorato come volontario nel dipartimento di ospitalità di Ziafat per 30 anni. Ha anche lavorato nell’imballaggio e nell’affissione del quotidiano Al Fazal International. Era completamente devoto al Khilafat, tanto che Sua Santità (aba) ha detto che era un modello d’esempio. Era un poeta punjabi, con una voce eccellente, e recitava anche poesie durante la Jalsa Salana, che la gente ha apprezzato molto. Era sempre grato a Dio per qualunque cosa avesse. Considerava un onore servire la fede. Se mai fosse venuto a sapere che qualcuno stava attraversando un momento difficile, incoraggiava tutti nella sua casa a pregare per loro. Sua Santità (aba) ha detto che dalle tante lettere che ha ricevuto da lui, sembra che avesse un rapporto molto affettuoso con tutti quelli che incontrava, il che è molto raro. Inoltre, tutti hanno scritto che parlava sempre del Khilafat. Sua Santità (aba) ha pregato affinché Allah lo trattasse con il più grande amore e affetto e garantisse alla sua famiglia pazienza e tolleranza. Sua Santità (aba) ha commentato che, sebbene fosse un volontario, ha lavorato più di quanto avrebbe fatto un devoto a vita, e si è comunque preso cura della sua famiglia e dei loro bisogni.

Iffat Nasser Sahiba, moglie di Naseer Ahmad Khan Sahib, scomparso il 3 maggio. Ha lasciato una figlia e due figli. Uno dei suoi nipoti, Baseer Khan è un devoto a vita che sta svolgendo un ottimo lavoro in MTA. I suoi figli hanno scritto a Sua Santità (aba) che era regolare nella preghiera volontaria prima dell’alba e nel recitare il Sacro Corano. Ha servito come presidente femminile locale in un’area del Pakistan per 28 anni. Si sforzava di garantire che le persone vivessero insieme armoniosamente. Sua Santità (aba) ha pregato affinché Allah abbia pietà della sua anima e permetta alla sua progenie di soddisfare i suoi puri desideri.

Abdur Rahim Saqi Sahib, scomparso il 31 marzo. Era un volontario nell’ufficio del Segretario generale del Regno Unito. Ha servito la Jama’at in vari ruoli, tra cui segretario delle finanze e Amir di Takht Hazara. È stato costretto ad affrontare una grande persecuzione in Pakistan per mano dei chierici: i suoi negozi sono stati saccheggiati e la sua casa data alle fiamme, a causa della quale ha sofferto molto. Dopo la migrazione nel Regno Unito, ha lavorato come volontario. È stato estremamente puntuale. Recitava quotidianamente tre parti del Sacro Corano. In totale, ha avuto la benedizione di servire come volontario per circa 60 anni. Sua Santità (aba) ha pregato affinché Allah elevi il suo rango in cielo e conceda pazienza alla sua famiglia.

Syed Ahmad Sekal Sahib, scomparso il 12 aprile. Era un volontario nella sezione spedizioni dell’ufficio del segretario privato. Era regolare nell’offrire preghiere, amava il Khilafat ed era molto umile. Sua Santità (aba) ha anche detto di averlo notato molto umile e desiderava che la sua progenie fosse la stessa. Il suo desiderio era di continuare a servire fino ai suoi ultimi giorni. Sua Santità (aba) ha pregato affinché Allah abbia pietà del defunto e accetti le sue preghiere a favore della sua progenie.

Nota: Il riassunto non vuole sostituire il messaggio di Hazrat Khalifatul Masih V (aba). Ne considera i punti più salienti. Consigliamo dunque di prendervi il tempo necessario per ascoltare il messaggio del venerdì per beneficiare pienamente della guida illuminata di Hazoor Anwar (aba).

Alislam.it si assume la piena responsabilità per eventuali errori o problemi di comunicazione e la qualità della traduzione italiana di questa sinossi del messaggio del venerdì. La versione originale in inglese è disponibile su: https://www.alislam.org/friday-sermon/2020-08-14.html

Riepilogo preparato da The Review of Religions