Uomini D’Eccellenza: I Dediti Compagni del Santo Profeta (sa) – parte XXX

Uomini D’Eccellenza: I Dediti Compagni del Santo Profeta (sa) – parte XXIX

Traduzione dell’Estratto del Sermone del venerdì da Hazrat Khalifatul Masih V (Che Allah lo abbia in gloria e lo benedica) del 21 Agosto 2020.

Il 21 Agosto 2020, Hazrat Khalifatul Masih V (che Allah lo aiuti) ha pronunciato il Sermone del venerdì dalla moschea Mubarak, Islamabad, Tilford, Regno Unito.

Dopo aver recitato il Tashahhud, Ta’awwuz e la Surah Al-Fatihah, Hazrat Khalifatul Masih V (aba) ha proseguito con i racconti dei Compagni Badri del Santo Profeta (sa).

Sua Santità (aba) ha detto che quest’oggi avrebbe menzionato il compagno Hazrat Zubair bin Awwam (ra). Il nome di suo padre era Awwam bin Khuwaylid, mentre il nome di sua madre era Safiyya bint Abdul Muttalib, che era la zia paterna del Santo Profeta (sa). Hazrat Zubair (ra) era anche il nipote di Hazrat Khadijah (ra), l’amata moglie del Santo Profeta (sa). Egli era sposato con Hazrat Asma (ra), figlia di Hazrat Abu Bakr (ra). Siccome il Santo Profeta (sa) era sposato con un’altra delle figlie di Hazrat Abu Bakr (ra), Hazrat A’isha (ra), Hazrat Zubair (ra) era dunque imparentato con il Santo Profeta (sa) tramite questo legame.

Sua Santità (aba) ha detto che Hazrat Zubair (ra) fu il quarto o la quinta persona ad accettare l’Islam quando era già in giovine età. Hazrat Zubair (ra) era fra quei dieci compagni cui il Santo Profeta (sa) annunciò la lieta novella del Paradiso, ed era anche fra i sei compagni che Hazrat Umar (ra) scelse prima del suo decesso come parte del Corpo Elettivo per eleggere il prossimo Khalifa.

L’educazione di Hazrat Zubair (ra)

Sua Santità (aba) ha menzionato un incidente inerente all’infanzia di Hazrat Zubair (ra), e il fatto che sua madre fosse molto severa con lui, alle volte picchiandolo. Quando un membro della famiglia espresse la propria preoccupazione a riguardo, la madre di Hazrat Zubair (ra) disse che sperava solamente che suo figlio diventasse coraggioso, e che lo trattava in questa maniera affinché potesse sconfiggere grosse armate in futuro. Sua Santità (aba) ha commentato che senza alcun dubbio, con l’evolversi degli eventi, questo si è provato essere un successo. Sua Santità (aba) ha anche aggiunto che, molto si dice sull’amore di sua madre, perciò senza dubbio la madre di Hazrat Zubair (ra) gli ha mostrato anche una grande forma di amore e affezione.

Persecuzione da parte della sua famiglia

Sua Santità (aba) ha citato il Secondo Khalifa (ra) in relazione all’incidente dei primi periodi della vita di Hazrat Zubair (ra) dopo aver accettato l’Islam. Suo zio lo imbavagliava e lo legava per poi ricoprirlo di fumo, esortandolo a lasciare la religione dell’Islam che aveva appena abbracciato. Tuttavia, anche nella sua più giovane età, Hazrat Zubair (ra) mostrò grande fermezza e domandò come avrebbe potuto mai lasciare l’Islam, dopo aver riconosciuto la verità.

Il primo figlio dei Muhajireen dopo la Migrazione

Sua Santità (aba) ha poi menzionato un incidente narrato da Hazrat Asma (ra), moglie di Hazrat Zubair (ra), in cui era incinta durante il viaggio in migrazione dalla Mecca a Medina. Una volta che partorì, portò il suo neonato (ra) ferito dal Santo Profeta (sa) che lo prese amorevolmente fra le sue braccia. Il Santo Profeta (sa) lo chiamò Abdullah, e mentre tenne il pargolo in grembo, masticò un dattero, e poi lo diede in bocca al neonato Abdullah, pregando per il suo prosperoso futuro. In questo modo, Abdullah bin Zubair (ra) fu il primo bambino ad esser nato nell’Islam. Abdullah bin Zubair (ra) si recò poi a prestare giuramento al Santo Profeta (sa), di sua iniziativa, all’età di otto anni.

Il Primo Musulmano a Estrarre la Spada

Sua Santità (aba) ha detto che Hazrat Zubair (ra) fu il primo, nell’Islam, ad estrarre la sua spada. Questo incidente accadde, quando una volta, ancora alla Mecca, Hazrat Zubair (ra) stava riposando, quando sentì una voce dire che il Santo Profeta (sa) era stato martirizzato. Si alzò immediatamente, ed estraendo la propria spada si mise in cammino. Mentre camminava, il Santo Profeta (sa) lo vide e lo fermò, chiedendogli cosa fosse accaduto. Hazrat Zubair (ra) allora, gli disse ciò che aveva udito e di quanto si preoccupò. Il Santo Profeta (sa) pregò per il suo conto.

Sua Santità (aba) ha poi aggiunto che Hazrat Zubair (ra) fu al fianco del Santo Profeta (sa) in tutte le battaglie. Nella strada per Badr, il Santo Profeta (sa) ebbe solo due cavalli, e Hazrat Zubair (ra) era in sella di uno di questi due. Indossava un turbante giallo nel giorno di Badr; dopo averlo visto, il Santo Profeta (sa) gli disse che anche gli Angeli che scesero in sostengo ai musulmani, indossavano simili turbanti. Rimase fermo ad ogni istante e non si distanziò mai dal Santo Profeta (sa) durante la Battaglia di Uhud. Durante la conquista di Mecca, Hazrat Zubair (ra) maneggiava una delle tre bandiere dei Muhajireen [migranti].

Partecipazione del Corpo Elettorale per il Khilafat

Sua Santità (aba) ha anche menzionato una narrazione in riferimento all’elezione del Khalifa dopo la morte di Hazrat Umar (ra). Hazrat Umar (ra) a tal proposito, nominò sei compagni per il Corpo Elettorale, fra cui Hazrat Zubair (ra). Dopo la morte di Hazrat Umar (ra), Hazrat Uthman (ra) fu eletto come Khalifa.

Sua Santità (aba) ha detto che avrebbe proseguito con i racconti di Hazrat Zubair (ra) nei prossimi sermoni.

Preghiere Funebri

Infine, Sua Santità (aba) ha condotto le preghiere funebri in assenza dei seguenti:

Miraaj Ahmad Sahib Shaheed. Il 12 Agosto, gli oppositori dell’Ahmadiyya gli hanno sparato davanti alla sua farmacia. È stato colpito da quattro proiettili, che sono stati la causa della sua morte immediata. Suo figlio aveva appena lasciato il negozio, e non appena è venuto a sapere dell’incidente e tornò immediatamente indietro, suo padre era già morto. Miraj Ahmad Sahib accettò l’Ahmadiyyat nel 1990, dopo di ché iniziò ad affrontare grandi prove e a subire persecuzioni. Trovava difficoltà nell’assumere personale, poiché nessuno voleva lavorare con lui essendo un Ahmadi. Era regolare nell’offrire le proprie preghiere, regolare nel recitare il Sacro Corano e nell’ascoltare il Sermone del venerdì. Era molto ospitale, di buon cuore e aiutava sempre i poveri. Infatti, dava loro medicine gratuitamente dal suo negozio. Sebbene sì fosse trasferito in Australia, per vivere con suo figlio, decise poi di ritornare dopo un paio di anni, dicendo che l’amore per il suo paese e il suo senso del dovere nel servire la propria gente non gli permetterebbero di vivere in alcun luogo. Sua Santità (aba), a tal proposito, ha commentato che questo erano il suo zelo e la sua passione nel servire il suo paese, e ciononostante i chierici di questo paese sembrano non avere alcuna intenzione se non quella di tormentare gli Ahmadi e commettere tali atrocità. Lascia dietro di sé, sua moglie, tre figli e una figlia. Sua Santità (aba) ha pregato affinché Allah possa proteggere i suoi figli. Sua Santità (aba) ha affermato che l’opposizione contro la comunità ha raggiunto nuovi eccessi. Anche l’Assemblea Nazionale fabbrica bugie contro la Comunità per poter incitare le masse contro. Queste persone non sono nemmeno Ahmadi, vengono giudicate colpevoli di crimini e vengono considerati Ahmadi. Sua Santità (aba) ha detto che in luce a questi fatti, la Comunità deve incrementare le preghiere; siccome l’opposizione è in aumento, anche le preghiere della Comunità devono aumentare.

Adeeb Ahmad Nasir Sahib è morto il 9 di Agosto, dopo una breve malattia. Era una Missionario della Comunità. Aveva 27 anni, ed era fidanzato e prossimo al matrimonio. Tuttavia, fu colpito da una febbre tifoidea, e dopo una breve malattia, è venuto a mancare. Sua Santità (aba) ha detto che chiunque abbia scritto sul suo conto ha sempre menzionato che era sempre sorridente. Aveva una grande passione nel servire la Comunità. Prendeva i soldi dalla sua misera indennità e li risparmiava per costruire un centro per la preghiera. Mostrava spesso diversi video dei Khulafa’ per poter educare gli altri membri della Comunità. Era molto rispettoso, obbediente, e umile. Sua Santità (aba) ha pregato affinché Allah L’Onnipotente conceda pazienza e tolleranza alla sua famiglia e a sua sorella per affrontare la sua mancanza. Possa Allah avere misericordia della sua anima.

Hameed Ahmad Sheikh Sahib è morto il 12 Agosto, dopo aver sofferto d’infarto. Era il nipote di Hazrat Sheikh Noor Ahmad Sahib (ra), un compagno del Messia Promesso (as). Il suo nonno materno Hazrat Maulvi Abdul Qadir Ludhianvi (ra) era anch’egli un compagno ed uno dei 313 Compagni del Messia Promesso (as). Lascia alle sue spalle due figli ed una figlia. Abdul Razzaq Sheikh Sahib, suo figlio, è il vicepresidente del IAAAE nel Regno Unito. Hameed Sahib ha sempre incoraggiato i suoi figli a scrivere lettere al Khalifa. Ha anche vissuto in Nigeria e ha giocato un ruolo molto importante nel costruire le moschee in quel luogo. Sua Santità (aba) ha pregato affinché Allah permetta ai suoi figli di progredire le sue virtù, e che possa Allah avere misericordia dell’anima del defunto.

Nota: Il riassunto non vuole sostituire il messaggio di Hazrat Khalifatul Masih V (aba). Ne considera i punti più salienti. Consigliamo dunque di prendervi il tempo necessario per ascoltare il messaggio del venerdì per beneficiare pienamente della guida illuminata di Hazoor Anwar (aba).

Alislam.it si assume la piena responsabilità per eventuali errori o problemi di comunicazione e la qualità della traduzione italiana di questa sinossi del messaggio del venerdì. La versione originale in inglese è disponibile su:
https://www.alislam.org/friday-sermon/2020-08-21.html

Riepilogo preparato da The Review of Religions